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La musica è un veicolo di emozioni eccezionale. Con poche note, riesce a trasportarci in mondi lontani, in terre distanti chilometri dove i nostri pensieri si perdono in un etere di note e melodie. Altre volte, invece, il nostro io interiore è talmente predominante che deve essere l’arte a venire da noi. Trovare una canzone contro la depressione non è assolutamente semplice.
Perché serve una canzone contro la depressione?
In primo luogo, bisogna riconoscere il proprio stato d’animo. Bisogna poi comprenderne le intrinseche radici. Le cause che hanno fagocitato il nostro io in un mondo di apatia. Infine, bisogna trovare la forza di reagire. Di tornare a respirare. Di far arrivare ai nostri polmoni ossigeno puro.
Ci sono alcune canzoni che sono assolutamente controindicate e che, anzi, tendono a distruggerci ancor di più. Non ha senso riascoltare in loop la “vostra canzone”, qualunque essa sia, per elaborare la fine di un amore. Altrettanto vago diventa ascoltare l’artista preferito di una persona a noi vicina e che, oggi, non c’è più. Può affievolire il senso di nostalgia, ma poi? Cosa resta?
Il percorso per affrontare questo disturbo dell’umore è personale, lungo e tortuoso, ma nel tempo ho trovato in queste cinque canzoni un rifugio sicuro. Un modo per tirarmi fuori da uno stato di apatia. Ognuno affronta i propri demoni secondo il proprio percorso personale. Io ho semplicemente deciso di condividerlo con voi. Ecco quindi le cinque (mie) canzoni contro la depressione.

5. Immortals – Fall out boy
Questa non è propriamente una canzone contro la depressione, ma è un inno al buon umore e non potevo non citarla. Il brano nasce per essere la colonna sonora del successo Disney Big Hero Six ed è una ventata di energia fresca.
Chi conosce la storia che ruota attorno a questo sottovalutato film sa bene le connotazioni drammatiche presenti all’interno della trama. Per questo, Immortals dei Fall Out Boy è diventata una delle mie canzoni preferite quando sono giù di morale. In fondo, la nostra vita è sabbia in una clessidra che scivola via.
4. Non ci spezziamo – 883
Ok, questo non è un brano per tutti. Il pezzo si colloca nei primi anni ’90 e appartiene a quel gruppo di canzoni che, oggi, sono invecchiate tremendamente male.
Eppure la gestione delle strofe, diretta e senza fronzoli, unita a una serie di frasi e di luoghi comuni che per noi, ragazzi degli anni ’90, sono dei ritornelli quotidiani, rendono “Non ci spezziamo” idonea per questa hit parade.
Anche il videoclip è un inno ai primi anni ’90. Tremendamente semplice, a volte caotico e disordinato, ma ti fa respirare le atmosfere di casa. Sia quel che sia, dunque, io la inserisco.
3. Have a nice day – Bon Jovi
Primi anni 2000. I Bon Jovi sono tornati ad essere uno dei gruppi di maggior successo grazie all’iconica “it’s my life”. Dopo un decennio di silenzio, il gruppo americano ha la possibilità di lanciare un messaggio importante e che, senza dubbio, verrà ascoltato in ogni angolo del globo.
Decidono, quindi, nel 2005, di pubblicare un inno all’autostima senza compromessi. Nasce così “Have a nice day”, un invito a urlare in faccia al vento buona giornata, a brillare come un diamante e a godersi ogni singolo momento.
Decisamente, una canzone contro la depressione.
2. Basket Case – Green Day
I am one of those
Melodramatic fools Neurotic to the bone No doubt about it
Una canzone contro la depressione nasce, spesso, da una situazione di reale disagio. Scrivere questo testo per Billie Joe Armstrong, il front man dei Green Day, fu la miglior terapia in assoluto.
Per curare una malattia è necessario, prima di tutto, identificarla. Darle un nome. Capire come può colpirti. Questo brano servì proprio a ciò ed è per questo che la considero una canzone contro la depressione.
Quando si affrontano determinate situazioni di disagio psicologico è facile e riduttivo ridursi al “fatti visitare da uno bravo”. Spesso e volentieri, la depressione non viene diagnosticata a causa della scarsa cultura che c’è in Italia verso questo subdolo male. Non è una ferita fisica e pertanto la si considera meno importante, “solo tristezza”, ma la depressione è un disturbo dalle conseguenze altamente debilitanti.
Prima di passare all’accettazione si attraversano diverse fasi: vergogna, inadeguatezza, paura del pregiudizio. Soltanto essendo consapevoli che siamo esseri umani e non l’etichetta della sindrome assegnata, può subentrare l’accettazione e quindi l’inizio della terapia. In realtà, non c’è niente da nascondere. C’è solo una malattia da sconfiggere, a testa alta.
1. Salirò – Daniele Silvestri.
Abbiamo già parlato di un brano per riconoscere la depressione. Salirò, invece, parla della fine di un amore come se fosse l’elaborazione di un lutto e lo fa nella maniera più scanzonata possibile. Il brano dell’autore romano nasconde tantissimi controsensi, tipici di determinate fasi della vita.
La canzone vira su toni minori, tipici di brani dal forte impianto sentimentale, che vengono celati da un ritmo veloce, a tratti nevrotico. Il testo, però, è profondo e pieno di riferimenti a uno stato d’animo ben riconoscibile. Alcune immagini e figure retoriche sono talmente immediate da essere quasi violente.
Preferirei
Stare seduto sopra il ciglio di un vulcano
[…]
E invece sto sdraiato
Senza fiato
[…]
E resto qui disteso
Sul selciato ancora un po’
Ma prima o poi ripartirò.
Ecco perché questa è la canzone contro la depressione per antonomasia. Ci vuole coraggio per riconoscere la propria condizione. Incoscienza, per sbandierarla in faccia all’intera nazione durante il Festival di Sanremo del 2002. Ci vuole talento, per farla diventare il manifesto della propria ripresa.
Chapeau, Daniele.