
Enola Holmes 2 (fonte immagine: Netflix Tudum)
La giovane e arguta detective, sorella minore del famosissimo Sherlock, a novembre 2022 è tornata sugli schermi con Enola Holmes 2, il secondo capitolo della saga.
A vestire i panni della protagonista ritroviamo la celebre Undici di Stranger Things, Millie Bobby Brown, che ancora una volta si dimostra perfettamente calata nella parte e pronta a catturare la nostra attenzione con l’energia, il carisma e l’espressività che la contraddistinguono.
Come inizia Enola Holmes 2?
La prima scena ci catapulta subito tra le strade della Londra di fine Ottocento, dove troviamo la giovane Enola in fuga da un gruppo di poliziotti inferociti.
All’improvviso, come spesso faceva nel primo film, si volta verso la telecamera, ci guarda dritti negli occhi e ci dice che è necessario fare un passo indietro per capire come sia finita in quella bizzarra situazione.
Come mai, infatti, lei che è l’investigatrice viene inseguita come se fosse una criminale?
Dopo questa scena di anticipazione torniamo indietro di qualche giorno e finalmente la storia può cominciare.
Una giovane detective in lotta per la sua affermazione
In questo secondo film ritroviamo Enola così come avevamo imparato a conoscerla: decisa, sicura di sé e determinata, intende aprire un’agenzia investigativa per risolvere misteri proprio come il fratello, ma conquistandosi una propria nomea e una propria indipendenza.
Si dà molto da fare per ottenere la fiducia dei londinesi e trovare un incarico, ma nessuno sembra intenzionato ad affidare i propri affari ad una donna, oltretutto molto giovane.
Ad un certo punto, quando ormai Enola è sul punto di arrendersi, si presenta al suo cospetto una bambina, chiaramente molto povera, stringendo tra le mani un ritaglio di giornale: ha bisogno dell’aiuto di Enola per ritrovare sua sorella Sarah, misteriosamente scomparsa. Nonostante la piccola cliente non abbia la possibilità di offrirle un compenso, Enola non si tira indietro e accetta l’incarico, determinata a ritrovare la ragazza scomparsa.
È così che comincia il secondo caso di Enola, ma quello che lei non immagina è che si tratterà di un intrigo molto più complesso del previsto, al punto che si intreccerà con il mistero di cui si sta occupando, non senza difficoltà, il fratello Sherlock.
Ci potremmo dunque aspettare di assistere ad una vera e propria collaborazione dei due investigatori Holmes, ma in realtà sono entrambi troppo orgogliosi per chiedere l’aiuto l’uno dell’altra: saranno le piste che seguiranno a far incrociare le loro strade, e sarà essenziale a quel punto accantonare ogni pregiudizio per mettere i colpevoli con le spalle al muro.
Enola tende solitamente a voler gestire da sola tutte le situazioni in cui si ritrova, ma in questo film imparerà ad avere maggior fiducia nei propri amici e capirà l’importanza della collaborazione: anche un personaggio come Lord Tewkesbury ha molto da offrire, se solo gli si permette di prendere parte all’azione!
SPOILER ALERT!
Se avete intenzione di vedere il film e ancora non lo avete fatto, vi invito per il momento a sospendere la lettura di questo articolo e a riprenderla solo quando avrete guardato fino alla fine Enola Holmes 2!

La battaglia di Saraha Chapman tra storia ed Enola Holmes 2
La storia di Enola Holmes 2 è tutta al femminile: la protagonista è una giovane donna dalla spiccata intelligenza che lotta per dimostrare il proprio valore in una società che si rifiuta di darle un’occasione, e anche la ragazza scomparsa si dimostrerà molto forte e coraggiosa, pronta a rompere gli equilibri esistenti per ottenere giustizia.
La giovane operaia scomparsa, infatti, non è altro che Sarah Chapman, un personaggio realmente esistito: nel 1888 organizzò un grande sciopero all’interno della fabbrica di fiammiferi in cui lavorava, ottenendo migliori condizioni per sé e per le proprie compagne. Come si legge nei titoli alla fine di Enola Holmes 2
“Lo sciopero guidato da Sarah Chapman è stata prima azione industriale intrapresa dalle donne per le donne. Ha migliorato le loro condizioni di lavoro per sempre: per accendere un fuoco basta una fiamma”
In Enola Holmes 2 si scopre che Sarah, in realtà, non è scomparsa, ma si nasconde sotto falsa identità. Veste i panni di una elegante nobildonna per potersi avvicinare a Lord Tewkesbury e chiedere il suo aiuto: è infatti riuscita ad impossessarsi di alcuni preziosi documenti, prove inconfutabili che dimostrano che le operaie della fabbrica stanno morendo per avvelenamento, e solo lui ha il potere di rivelare il complotto al resto del mondo. Enola, seguendo le tracce di Sarah, si ritrova così coinvolta in una battaglia dai risvolti politici e sociali, che la condurrà a smascherare un gruppo di influenti lord inglesi.
Arti marziali e scienza
Enola Holmes 2 è ricco di scene d’azione e la protagonista ha varie occasioni per mettere in mostra le proprie abilità: come sappiamo, infatti, Enola conosce le arti marziali e sa bene come difendersi e prendere a pugni i cattivi.
A questo proposito è molto significativa la scena in cui entrano in gioco anche Eudoria (Helena Bonham Carter), la bizzarra e intelligente madre dei fratelli Holmes, e Edith, fedele compagna e istruttrice di arti marziali. Le due donne aiutano Enola a fuggire di prigione e ovviamente scatenano l’ira dei poliziotti che si lanciano al loro inseguimento.
Ad un certo punto, quando è chiaro che la corsa non può più proseguire, non rimane altro da fare che passare alla lotta: tra pugni, mosse di jujitsu e capriole, le tre eroine sconfiggono senza troppe difficoltà un gruppo di poliziotti anche numericamente superiore.

Nel film assistiamo anche a diverse scene in cui Enola riesce a salvarsi grazie agli insegnamenti di scienze e agli esperimenti di fisica che realizzava da bambina con la madre Eudoria: il ricordo di queste lezioni le verrà in aiuto anche nel momento più critico, impedendole di soccombere agli attacchi del sovrintendente Grail e offrendole la soluzione per sconfiggerlo.
Proprio come ci insegnerà Moriarty (leggi più avanti!), le donne nella società inglese dell’Ottocento erano molto sottovalutate, sminuite, a loro non veniva offerta l’opportunità di brillare e di mettere in mostra i propri talenti o perseguire le proprie ambizioni, ma in realtà le risorse a cui potevano attingere erano molto di più di quelle che si potessero immaginare.
In Enola Holmes 2 si assiste ad una vera e propria rivendicazione del genere femminile, stufo di essere messo in ombra e desideroso di conquistarsi i propri diritti (Sarah Chapman), ottenere il successo e i riconoscimenti meritati (Moriarty) e dimostrare di essere in grado di cavarsela con le proprie forze (Enola).
E questa è una lezione che, mi sento di dire, è più che mai attuale.
Moriarty, il genio del crimine
I fan dell’universo di Sherlock Holmes saranno contentissimi di sapere che in Enola Holmes 2 farà il suo ingresso in scena Moriarty, uno degli antagonisti più celebri dei racconti di Conan Doyle.
Il personaggio, però, in questo caso viene completamente rivisitato: non è il professore che immaginiamo, ma una nobildonna di pelle scura dalla spiccata arguzia e intelligenza, che si rivela un’abile manipolatrice.
È lei che, per buona parte del film, dà del filo da torcere a Sherlock, intessendo un caso molto complesso con la chiara intenzione di sfidarlo.
Moriarty, in realtà, si chiama Mira Troy, ed è la segretaria personale del ministro del tesoro Lord Meckintaire, coinvolto nell’intrigo della fabbrica di fiammiferi.
Durante un ballo lei Enola si incontrano e dialogano per la prima volta. In quell’occasione Mira dà alla detective alcuni consigli per destreggiarsi nella società inglese.
A proposito della festa a cui si trovano, le dice:
“Non permettete che vi turbino, è solo una messa in scena. Tutti qui dentro recitano una parte, loro si studiano, vincono, perdono ed è divertente quando impari le regole!”
E poi, ancora:
“È una lezione che ho imparato a fatica: senza potere noi donne dobbiamo affidarci alla nostra astuzia per fare fortuna, perché abbiamo poche chance”.
Mira, alias Moriarty, sperimenta sulla propria pelle le difficoltà che le donne devono affrontare nell’Inghilterra dell’Ottocento: per farsi strada e conquistare una posizione occorrono astuzia, ambizione e coraggio. Bisogna avvalersi di ogni mezzo disponibile, trovare strade alternative, perché per le donne non è possibile raggiungere un obiettivo alla stessa maniera degli uomini.
Mira, alla fine, confesserà di essersi molto divertita a intessere i suoi intrighi vedendo lo scalpore che suscitavano e sapendo che non sarebbe mai stata sospettata: lo stesso Ministro del tesoro dinnanzi alla sua confessione stenterà ancora a crederle.

In un film dove le protagoniste e le eroine sono personaggi femminili, anche l’antagonista non poteva essere diverso: la figura di Moriarty, così rivisitata, si inserisce alla perfezione in questo universo dove al centro troviamo la giovane Enola, e non il fratello Sherlock.
Alla fine di Enola Holmes 2 vediamo che Mira è riuscita a liberarsi e a fuggire dalla polizia, quindi è a piede libero: che sia questo il pretesto per il lancio del terzo capitolo della saga?
Non ci resta che attendere e scoprirlo.
L’ultima rivendicazione di Enola
Sherlock, dopo la risoluzione del caso, chiederà ad Enola di collaborare con lui aprendo in società un’agenzia investigativa.
Lei rifiuterà, decisa a farsi strada da sola e svincolandosi dall’ombra di suo fratello. Non vuole che la gente la apprezzi e la stimi in quanto sorella del famoso Sherlock Holmes, ma solo ed unicamente per via delle sue effettive capacità. Anche stavolta, dunque, Enola dimostra di essere una ragazza forte e determinata a lottare contro i pregiudizi di una società governata da un élite maschile.
Un film per tutti
Enola Holmes 2 è un film molto coinvolgente, dinamico, divertente, e di certo si presta bene ad una serata in famiglia: i più piccoli adoreranno il piglio deciso, divertente e arguto di Enola, le sue arti marziali e le scene d’azione di cui sarà protagonista, mentre gli appassionati dell’universo di Sherlock Holmes ritroveranno con piacere volti e nomi conosciuti.