
Keanu Reeves deepfake Fonte pixabay e modifiche Canva
Keanu Reeves Il celebre attore, pronto a tornare sugli schermi con John Wick 4, si è espresso con toni decisi durante una recente intervista a Wired, ribadendo il suo NO all’utilizzo del deepfake nei suoi film.
L’affermazione ha stupito non tanto per il contenuto quanto per l’atteggiamento perentorio e insolitamente “accalorato” che Keanu Reeves ha assunto a tal proposito.
Cos’è il deepfake e perché Keanu Reeves lo ha definito “spaventoso”?
Keanu Reeves è particolarmente amato non solo per il fisico statuario, il fascino misterioso e le sue capacità interpretative ma anche per il suo temperamento gentile e per il coraggio di affrontare a testa alta le piccole e grandi tragedie che hanno costellato la sua vita personale. Durante l’intervista però si è espresso in modo perentorio definendo il deepfake spaventoso e ribadendo di aver detto un secco “NO” al suo utilizzo nei film da lui interpretati tra cui John Wick 4 ( la cui uscita è prevista per Maggio 2023).
Il deepfake è un termine piuttosto recente, nato nel 2017 circa ed è riferito a una tecnica per la sintesi dell’ immagine umana basata sull’ intelligenza artificiale.
Un modo per modificare le scene anche in modo drastico che è sempre più utilizzato in ambito cinematografico e in particolare nelle fasi di post produzione. Sono questi possibili cambi di volto e di espressione che preoccupano Keanu Reeves, che si è detto pronto a guidare una sorta di rivolta nei confronti di questa nuova tecnologia.
Per non correre rischi l’attore 58enne ha fatto inserire una precisa clausola in cui si esclude l’utilizzo dei deepfake nei suoi contratti ma, da paladino delle cause in cui crede, non vule fermarsi qui. Nell’intervista ha inoltre raccontato un episodio accaduto in passato con dei “ritocchi”
«All’inizio, però, nei primi anni 2000, o forse negli anni ’90, è capitato che mi modificassero a posteriori una performance. Mi hanno aggiunto una lacrima sul viso e io ho pensato: “Eh?!?”. È stato come se io non dovessi nemmeno essere lì».

Carriera e filmografia di Keanu Reeves
Si tratta di uno degli attori più conosciuti e amati di Hollywood e non solo. Il vero successo è arrivato una ventina d’anni fa con la saga di Matrix, il cui ultimo capitolo è uscito nelle sale cinematografiche lo scorso anno
Nato a Beirut il 2 settembre del 1964, madre inglese e padre hawaiiano con sangue cinese e portoghese, un mix di colori e culture decisamente interessante. Il nome Keanu, è la versione abbreviata del termine hawaiiano Keaweaheulu (brezza leggera che sale dal mare verso i monti)”. Poco dopo la nascita della sorella Kim i genitori si separarono ( pare che il padre avesse problemi con l’alcol) e il piccolo si trasferì con la madre a New York prima e in Canada poi. Passo gran parte dell’infanzia e dell’adolescenza a Toronto, con i nonni e una serie di baby sitter e divenne un ragazzino brillante ma ribelle.
Concentrò quindi gran parte delle sue energie sull’ hockey su ghiaccio ma a causa di un infortunio la sua carriera sportiva si bloccò sul nascere, forse anche per questo si è ben immedesimato in Johnny Utah in Point Break
Lo studio non è mai stato tra le sue priorità anche a causa della dislessia (all’epoca ancora poco conosciuta) ma decise di lasciare il Canada per intraprendere la carriera cinematografica.
Tra le prime pellicole in cui comparve negli anni ’80 ricordiamo I ragazzi del fiume, Spalle larghe, Bill & Ted’s Excellent Adventure.
Negli anni ’90 la svolta con con Point Break e Belli e dannati di Gus Van Sant dall’altro.
In seguito ha prestato il suo volto per molte altre pellicole: Speed, Johnny Mnemonic, Reazione a catena e L’avvocato del diavolo , Dracula, Molto rumore per nulla, Cowgirl – Il nuovo sesso e Piccolo Buddha
E il ruolo che ne ha decretato il successo internazionale, Neo di Matrix seguito da molti altri film e, a partire dal 2014 John Wick.
Silenzioso, schivo, riservato ma sempre gentile, disponibile e umile si dedica a numerose iniziative di volontariato.
Nel tempo libero fa lunghi viaggi a cavallo di una delle sue moto, alla lettura, al surf e alla musica.
Un galantuomo d’altri tempi dotato di carisma ma anche di un’innata sensibilità.