
Con la 7° puntata della 19esima stagione i fan di Grey’s Anatomy danno l’addio ad uno dei personaggi più importanti della serie: Meredith Grey.
Con la sua partenza da Seattle, diamo addio a quelli che erano i MAGIC. È la fine di un’era.
Grey’s Anatomy è iniziato nel 2005 e ben 18 anni fa ci ha presentato sugli schermi i volti di cinque specializzandi in chirurgia: Meredith, Alex, George, Izzie e Cristina. Ognuno di loro ha fatto il proprio percorso nella serie, e se abbiamo dovuto salutare troppo presto George e Izzie, abbiamo potuto allo stesso tempo vedere la crescita di Alex e Cristina, che nel tempo sono diventate le persone di Meredith, l’ultima superstite del gruppo.
Da adesso in poi, avremo una nuova generazione di specializzandi che prenderà piede tra i corridoi del Grey Sloan, con la speranza di farci appassionare alle loro vicende. Già nelle precedenti stagioni erano stati introdotti nuovi personaggi ma la presenza dei protagonisti principali li ha oscurati in parte. Torniamo però a parlare di Meredith.
Meredith Grey – da specializzanda a capo di chirurgia
Lungo il corso delle stagioni il personaggio di Meredith è cresciuto professionalmente, passando dall’essere una specializzanda in corsa con gli altri colleghi alla caccia dell’intervento migliore, ad una strutturata in grado di vincere un Harper Avery. Inizialmente seguendo le orme di Derek ,inizia ad incuriosirsi sulla neurochirurgia ma in cuor suo, in realtà, è consapevole che la sua strada la porterà verso chirurgia generale, proprio come la grande Ellis Grey, dalla quale Meredith ha sempre voluto evitarne gli accostamenti.
Non è più la ragazzina che ottiene favori per entrare in sala operatoria, che non sa tenere un rene in mano, che non pensa alle conseguenze e agisce d’istinto con i suoi pazienti. Ha un metodo, una tecnica, segue regole (ed ogni tanto le evade) per arrivare a dare il meglio. Non si fa scoraggiare dalle sconfitte e non è un caso se è ammirata non soltanto dai suoi colleghi ma anche dagli altri studenti che vorrebbero essere come lei. Ha imparato ad essere mentore, a trasmettere le sue conoscenze, a lavorare in team senza alcuna gara.

fonte foto tmdb
Meredith Grey e l’amore
Anche dal punto di vista personale la vediamo cresciuta. Lo abbiamo potuto notare nella scena con Nick Marsh in cui gli dice che non è più quella persona che supplica l’amore, e subito le sue parole ci hanno portato indietro nel tempo quando aveva pregato Derek di scegliere lei. “Se devo scegliere, sceglierò me e i miei figli. Scelgo ciò che è meglio per noi e non ti supplicherò di amarmi” dirà al collega, con il quale aveva iniziato ad aver una relazione, conclusasi però con la sua partenza.
Meredith in realtà ha dato tutto per Derek, era lui l’uomo della sua vita, il padre dei suoi figli, l’uomo per il quale aveva costruito una casa di candele. Il primo amore è quello per cui si fanno follie ma poi si cresce e si sta attenti ai bisogni di una persona adulta. La sua priorità non è la relazione con Nick, ma i suoi figli. Il suo essere donna e madre la portano a non essere più una che implora, che viene oscurata dal sole.
Grazie anche a Cristina che prima di andarsene le ha ricordato che il sole è lei, la dottoressa Grey è stata in grado di iniziare a prendere le migliori decisioni che potessero farle bene senza pensare d’obbligo a chi la circonda, e se un tempo si sarebbe fatta sparare per amore, adesso è disposta a rinunciarvi, a cambiare città per il bene della sua famiglia e del suo futuro.
Non sapremo seell tornerà per la fine della serie o se, come l’attrice stessa aveva garantito, continuerà ad essere la voce narrativa degli episodi. Forse sarà come se non se ne sarà mai andata, eppure allo stesso tempo inizierà una nuova era.
Vi lasciamo con le parole finali, che sono un riassunto di ciò che Meredith è stata e sarà, e che per i telespettatori sono state un viaggio nel passato, trai flashback, acuiti anche da quella scena finale, in cui la casa che un tempo era stata un pò di tutti, diventa il rifugio di nuovi “randagi”.
“Ho pilotato razzi e ucciso draghi, ho salvato delle vite e qualcuno ha salvato la mia. Ho attraversato ossa in frantumi e una casa in frantumi e la morte di persone che amo ma sono ancora qui. Non ho mai scelto la strada sicura sapendo che ne esisteva una non ancora battuta. Ho fatto esperienze che molti possono solo sognarsi e ho subito perdite che ancora mi sogno io.
E se c’è una cosa che ho imparato da ogni esperienza, è che non esiste un lieto fine per nessuno. A meno che per “lieto fine”non si intenda che siamo ancora vivi e che stiamo vedendo il sole sorgere un’altra volta, perché ogni alba implica la possibilità di essere lieti ma anche la possibilità di essere feriti. A volte sono due aspetti che si confondono. Già da bambina mi era chiaro che con un’immaginazione senza limiti, le occasioni della vita sono sconfinate. L’ho imparato a mie spese.
L’ho imparato dopo strazio, frustrazione, dolore e desiderio e a volte anche disperata voglia di una vita diversa dalla mia. Ho imparato ad espandere l’immaginazione e a volare sempre più in alto per raggiungere tutte le possibilità che mi offriva la vita. Non solo quelle che riuscivo a vedere con gli occhi, ho cercato di espandermi anche a quelle che sentivo nel cuore. Se continuiamo a vedere sorgere il sole significa che ci saranno nuovi draghi da uccidere. La mia storia non prevede lieto fine, perché sono ancora viva, sono ancora qui e vedo ancora sorgere il sole.”
Grazie di tutto Meredith.