
The last of us (fonte immagine TMDB.org)
Lunedì 13 marzo è andato in onda su Sky l’ultimo episodio di The last of us, la serie tv tratta dall’acclamatissimo videogame che, ormai 10 anni fa, è stato rilasciato per Playstation.
La serie tv ha avuto un enorme successo, poiché è stata capace di raccontare l’avventura di Joel ed Ellie adattandola perfettamente alle dinamiche e alle esigenze del piccolo schermo.
La trama, si sa, da sempre è il punto di forza maggiore di The last of us, al punto che ne ha sicuramente sentito parlare anche chi non nutre una passione particolare per il mondo videoludico. La serie tv si è impegnata non solo a rispettare la storia originale, ma anche ad enfatizzare la componente emotiva, rendendola (se possibile) ancora più accattivante: chi non conosce il videogame originario, con la serie tv sicuramente potrà scoprire il fascino di questo racconto ed immergersi qualche ora nel mondo post-apocalittico in cui lottano i due protagonisti.
La trama di The last of us in breve
Corre l’anno 2013. Un giorno, all’improvviso, il mondo viene sconvolto dallo scoppio di una catastrofica epidemia causata dal virus Cordyceps, un fungo che trasforma in zombie assetati di sangue tutte le persone che vengono infettate.
Nella città di Austin, negli USA, si scatena il caos e Joel tenta di scappare insieme al fratello Tommy e alla figlia tredicenne Sarah. Purtroppo i tre vengono scoperti e, per impedirne la fuga, un militare apre il fuoco contro di loro: il proiettile colpisce la giovane Sarah, che muore tra le braccia del padre.
Da quel momento in poi, per Joel sarà come se la sua vita si fosse fermata quel giorno insieme a quella di Sarah: il dolore per la morte della figlia lo segnerà profondamente per tutti gli anni a venire, gettandolo in un vortice di rabbia e disperazione.
Vent’anni dopo, il mondo che conosciamo noi non esiste più: il Cordyceps ha preso il sopravvento e la maggior parte dei superstiti vive rinchiusa in zone di quarantena sotto la sorveglianza delle autorità militari chiamate Fedra. A queste ultime si oppongono le truppe ribelli delle Luci, che disapprovano i metodi spesso brutali con cui l’esercito mantiene il controllo degli insediamenti di quarantena.
Joel, insieme ad una donna di nome Tess, esercita attività di contrabbando a Boston, ma non riesce in alcun modo a risollevarsi dal dolore provocatogli dalla morte di Sarah, che lo tormenta da ormai vent’anni.
Un giorno, la leader delle Luci, Marlene, si rivolge a Joel e Tess chiedendogli di compiere una missione di vitale importanza: devono scortare una ragazzina di quattordici anni, Ellie, al di fuori della zona di quarantena, in cambio di una giusta ricompensa. L’impresa è oltremodo rischiosa, perché all’esterno ci sono gli infetti, i soldati della Fedra e i banditi, ma proprio per questo Marlene decide di fare affidamento su Joel e Tess, che sono noti per le loro abilità.
Anche se un po’reticenti, alla fine i due accettano e partono insieme ad Ellie. Dopo poco tempo, scoprono il motivo per cui la ragazzina è così importante: sul braccio porta il tipico segno del morso di un infetto, ma a quanto pare la ferita risale a diverse settimane prima e lei non si è ancora trasformata.
La ragazza è dunque immune al Cordyceps e potrebbe essere la risorsa necessaria per sviluppare un vaccino!
Ad un certo punto anche Tess viene morsa: la donna decide di sacrificarsi per permettere a Joel di proseguire insieme ad Ellie, facendogli giurare di portare a compimento la missione ad ogni costo. Per la prima volta, infatti, c’è la speranza concreta che si possa trovare una cura e che il mondo possa tornare quello di prima.
Da quel momento Joel ed Ellie diventano compagni di viaggio e affrontano insieme ogni genere di pericolo. Il legame tra di loro si evolve e si intensifica passo dopo passo, poiché Ellie, con la sua intelligenza, la sua genuinità e il suo bisogno di protezione e affetto, conquista e risana a poco a poco il cuore addolorato di Joel, che ritrova in lei qualcosa della figlia perduta.
Per la prima volta, il protagonista sente di avere finalmente una nuova ragione per continuare a vivere.

Il sacrificio di Tess
Questa è, a grandissime linee, la trama del videogame. La serie tv l’ha rispettata molto fedelmente, anche se ha apportato alcune piccole modifiche per renderla ancora più verosimile: ad esempio, nel videogame il virus si diffonde attraverso le spore, mentre nell’adattamento televisivo il contagio avviene tramite il contatto, ovvero i morsi degli infetti. Inoltre, è diversa la modalità con cui Joel si ferisce quando lui ed Ellie vengono attaccati dai banditi.
Tess, poi, nel videogame muore dopo essere stata attaccata da alcuni soldati, mentre nella serie tv si sacrifica per bloccare un’orda di infetti e permettere a Joel ed Ellie di proseguire il loro viaggio. Quest’ultima scena è di grandissimo impatto emotivo: anche se conosciamo Tess da poco, ci siamo già affezionati a lei, poiché è evidente che sia una persona molto cara a Joel e che abbia a cuore l’esito di questa missione.
Purtroppo la donna viene morsa e sa di avere le ore contate: quando gli infetti, numerosissimi, accorrono in direzione dei tre viaggiatori, Tess non ci pensa due volte a sacrificarsi per i suoi compagni, e fa saltare in aria la struttura in cui si trova dopo aver attratto i mostri su di sé.
Prima di morire, Tess implora Joel di portare a compimento la missione, perché per la prima volta c’è una speranza di salvezza per il mondo intero:
«Non ti ho mai chiesto niente. Questa è la tua occasione. Portala da loro, falla vivere, così almeno ti riscatterai dallo schifo che abbiamo fatto. Ti prego, dimmi di sì, ti prego».
Ed è proprio sulla scia di queste parole, per tener fede alla promessa fatta a Tess, che Joel si convince a tenere Ellie con sé e ad accompagnarla a destinazione.
Così termina l’episodio 2, ed è da questo momento che inizierà a fortificarsi il legame tra i due protagonisti.

Gli Infetti tra videogame e serie tv
Un elemento importante della serie è sicuramente quello rappresentato dagli Infetti, i mostri zombie in cui si trasformano le persone contagiate dal Cordyceps.
Nel videogame questi erano tra i principali nemici da affrontare tra una tappa del viaggio e l’altra, spuntavano fuori all’improvviso e attaccavano con ferocia e violenza.
Nella serie la loro presenza appare molto ridimensionata: ci sono diverse scene in cui gli Infetti sono protagonisti, soprattutto nei primi due episodi, dopo di che lasciano spesso spazio ad altri fatti e avvenimenti che non li coinvolgono direttamente.
Probabilmente, questa scelta è stata ben ponderata dai produttori della serie tv: non avrebbe avuto alcuna utilità presentarli con troppa insistenza e frequenza in ogni puntata, poiché è la storia di Joel ed Ellie il punto focale su cui si vuole catalizzare l’attenzione degli spettatori.
Nel gioco originale è diverso, poiché imbattersi in un grande numero di nemici da affrontare e sconfiggere fa parte della natura stessa dei videogame, è un’esigenza fondamentale per poter dare uno scopo al giocatore e permettergli di andare avanti con la storia. Nell’adattamento televisivo questa necessità viene meno, è più saggio diminuire la presenza dei mostri per dar loro il giusto risalto in precise, determinate circostanze.
Ad esempio, pensiamo all’episodio di Henry e Sam: quando finalmente sembra che Joel, Ellie e i loro due nuovi compagni siano in salvo, vengono raggiunti dall’esercito di Kathleene che li circonda e sembra averli in pugno. All’improvviso, però, il terreno trema, si squarcia e si spalanca una gigantesca voragine: da lì emergono decine, centinaia di mostri, alcuni dei quali giganteschi, e si avventano con ferocia sui presenti. Si tratta di Infetti che sono rimasti nascosti nell’ombra per anni e che proprio in quel momento hanno raggiunto l’apice delle loro forze per uscire allo scoperto, attaccare gli uomini e dilaniarli.
La scena che segue è estremamente cruenta, è una strage vera e propria di una violenza quasi sconcertante, che sicuramente destabilizza e spaventa gli spettatori seduti sui loro divani: questo stesso effetto probabilmente non ci sarebbe stato se fino a quel momento la serie tv avesse presentato gli Infetti continuamente, poiché il pubblico avrebbe potuto quasi “abituarsi” alla loro presenza.
Questa strategia è dunque molto efficace e la scelta di ridimensionare la presenza degli Infetti è sicuramente la più giusta: non dimentichiamo che, in questo modo, la serie tv diventa accessibile anche per gli spettatori più impressionabili, che proprio per questo motivo non se la sono sentita di giocare al videogame e non hanno avuto prima la possibilità di conoscere Joel, Ellie e il loro universo.
Se è anche il vostro caso e vi riconoscete leggendo queste righe, sappiate dunque che la serie tv rappresenta per voi un’occasione imperdibile per recuperare questa incredibile storia e le vicende dei suoi protagonisti.
Le aggiunte della serie tv che fanno la differenza
Oltre all’adattamento che riguarda la presenza degli infetti sulla scena, sono diverse le modifiche che la serie tv ha apportato alla trama del videogioco, al fine di renderla ancora più appassionante e struggente.
Per il momento sorvoliamo sull’episodio 3, perché questo merita un’attenzione particolare che è meglio riservargli in un articolo apposito.
Abbiamo però già accennato ad altri due personaggi interessati, ovvero i fratelli Henry e Sam, che Joel ed Ellie conoscono a Kansas City.
Nel gioco l’epilogo della loro vicenda è oltremodo tragico e spiazzante e la serie ha senza dubbio rispettato questo elemento, decidendo però di incrementarne l’intensità attraverso alcune sequenze di dialogo originali.
Nella serie, infatti, il piccolo Sam è sordomuto e si esprime con la lingua dei segni. Purtroppo, come veniamo a sapere da Henry, in passato il ragazzino ha sofferto di leucemia e ha rischiato la morte. Per salvarlo Henry ha commesso un tradimento imperdonabile, consegnando alla Fedra un uomo che amava, stimava e per il quale avrebbe dato la vita.
In un momento di quiete, mentre Sam ed Ellie giocano insieme con spensieratezza, Henry si confida con Joel: anche se ormai è trascorso diverso tempo, sente ancora su di sé tutto il peso della grave azione che ha compiuto, e non passa un giorno senza che ne sia tormentato. Tuttavia, per quanto ne sia addolorato, Henry non prova rimorso, perché il fratello per lui è la persona più importante al mondo e sa che tutt’ora farebbe qualsiasi cosa per lui.
Questo scambio con Joel non fa altro che preparare il terreno per quello che di lì a poco accadrà, affinché lo spettatore ne rimanga ancor più colpito e impressionato.
Durante l’attacco degli Infetti di cui abbiamo parlato, purtroppo Sam viene morso: Ellie, che nel frattempo si è molto legata a lui, non può accettare di perdere un altro amico, quindi prova a salvarlo strofinando sulla ferita di Sam un po’ del suo sangue. Inutile dire che il tentativo sarà vano, perché il mattino seguente Sam si trasformerà e la attaccherà senza più riconoscerla. Henry, dinnanzi a quella scena spaventosa, interverrà d’istinto sparando al fratello. Qualche secondo dopo, realizzando ciò che ha appena fatto e non tollerando il pensiero dell’azione appena commessa, Henry si sparerà un colpo in testa, uccidendosi.
La scena della morte dei due fratelli nel gioco era spiazzante e destabilizzante, ma nella serie risulta ancor più efficace grazie all’approfondimento sulla loro storia che ci è stato regalato. In questo modo, infatti, abbiamo potuto empatizzare maggiormente con i personaggi e sentirci ancor più coinvolti dalle vicende presentate sulla scena.

Non finisce qui!
Sono tantissimi gli elementi di questa serie tv su cui sarebbe bene soffermarsi al fine di comprendere quanto sia ben realizzata e appassionante, perciò rimanete qui con noi su Pop Cult, torneremo presto a parlarne!
Nel frattempo vi lasciamo al trailer della serie. 😉