
Joel, Ellie e Marlene- the last of us finale (fonte immagine: TMDB.org)
Il 13 marzo 2023 la serie tv di The last of us si è conclusa con l’episodio 1×09, che ci presenta il finale della storia di Joel ed Ellie.
Si tratta senza dubbio di una puntata complessa, ricca di suspance e colpi di scena, che alla fine ci lascia sollevando più di un interrogativo. Andiamo a vedere più nel dettaglio che cosa succede.
Una decisione fatale
Quando Joel, nell’ospedale delle Luci di Salt Lake City, viene a sapere che Ellie verrà sacrificata per tentare di produrre un vaccino contro il Cordyceps, improvvisamente si sente di nuovo sopraffare da un violentissimo dolore e da una disperazione dilaniante: ancora una volta perderà una figlia, e non potrà evitarlo. La morte di Sarah era stata ingiusta, violenta e fulminea, mentre quella di Ellie avverrà su un tavolo operatorio dopo aver affrontato un viaggio estenuante e pericoloso. Una seconda figlia, una seconda occasione per ricominciare a vivere, gli sarà strappata via, e lui dovrà accettarlo poiché c’è in gioco il destino dell’intero genere umano.
Joel, però, non intende arrendersi a questa conclusione: animato da una nuova, incontenibile forza, imbraccia le sue armi e si fa strada nell’ospedale falciando senza pietà e senza remore chiunque si frapponga tra lui e la ragazza, compiendo una vera e propria carneficina. Sotto i colpi della sua pistola cadono anche i chirurghi, gli infermieri e Marlene, che tentano di farlo ragionare e di fermarlo.
Quando Ellie rinviene, lei e Joel sono in auto e si stanno allontanando dall’ospedale.
Joel le racconta che i medici hanno fatto il possibile, ma non è stata trovata una cura per il Cordyceps e ormai hanno rinunciato alla speranza di un vaccino. La ragazza è perplessa, sente di non credere fino in fondo a questa storia, e continua a rimuginare in silenzio.
Nella scena finale di The last of us, tormentata da questo dubbio, gli chiede di giurarle che tutto ciò che le ha raccontato sulle Luci sia vero.
Senza alcuna esitazione, Joel risponde «Lo giuro».
Ellie, dopo qualche secondo, a sua volta pronuncia «ok» e la storia si conclude.

Un finale complesso
Apparentemente il finale della storia potrebbe deludere qualche aspettativa, poiché dà l’impressione che la vicenda sia stata stroncata all’improvviso, come se mancasse ancora qualcosa.
Diciamo subito che, però, è proprio questa una delle caratteristiche principali della narrazione di The last of us: i fatti accadono sempre con rapidità, schiettezza e brutalità, senza preamboli o indizi che possano preparare lo spettatore e fargli intuire, anche solo con qualche secondo di anticipo, che cosa stia per succedere.
A questo proposito, pensiamo ad esempio alle circostanze della morte dei due fratelli Henry e Sam: quando scopriamo che il bambino è stato morso, sappiamo che non si salverà e che avrà le ore contate, ma non possiamo immaginarci che ad ucciderlo sarà proprio il fratello, visto l’amore incondizionato che prova per lui. Inoltre, anche il suicidio di Henry avviene nel giro di qualche frazione di secondo, senza che Joel o Ellie possano anche solo provare ad impedirglielo. I giocatori e gli spettatori non possono che condividere con i due protagonisti una sensazione di sconforto, dispiacere e impotenza.
La scena finale di The last of us ci lascia inevitabilmente sconcertati e spiazzati: dopo l’estenuante viaggio, i pericoli e le forti emozioni che abbiamo condiviso con Joel ed Ellie, facciamo fatica ad arrenderci al fatto che tutto si concluda con un semplice «ok».
Il punto è che, però, in realtà quell’asserzione è tutto fuorché semplice, poiché cela diverse questioni su cui ci viene data l’opportunità di riflettere: la storia di The last of us si conclude in modo struggente ed enigmatico, all’insegna del dubbio.
Gli interrogativi sollevati dal finale di The last of us
Il dubbio in questione è innanzitutto quello di Ellie: la ragazza si sforza di credere alle parole di Joel, al suo «Lo giuro» a proposito di quanto accaduto all’ospedale delle Luci, ma sotto sotto non è convinta della spiegazione ricevuta e percepisce che l’amico le stia nascondendo qualcosa.
Inoltre, il finale della serie tv (e del gioco) non è affatto positivo: lo spettatore in cuor suo ha sperato fino alla fine che la pandemia del Cordyceps in qualche modo si risolvesse, ma The last of us da questo punto di vista non regala una nota di speranza. Non sappiamo se il mondo riuscirà mai a sconfiggere il virus, anzi sembra che tutto sia ormai perduto e che l’umanità andrà incontro solo al buio e alla desolazione.
Probabilmente, però, era proprio questa l’idea di fondo: il gioco non vuole offrire una consolazione o un lieto fine, non vuole dimostrare che gli esseri umani riescano a sopravvivere nelle peggiori condizioni e che in qualche modo ci sia una soluzione per tutto, anche per le peggiori tragedie.
Gli uomini, per quanto capaci e resilienti, non sono invincibili.
Al contrario, l’animo umano è composto da luci e tenebre, e in queste condizioni, in questo scenario post-apocalittico, sicuramente ha trionfato il lato oscuro: a Joel non era rimasto nulla prima di Ellie, la sua vita era vuota, ruotava attorno alla violenza e si limitava a fare ciò che serviva per sopravvivere. Solo lei, conquistandolo con la sua forza, il suo coraggio e la sua intelligenza, ma anche con la sua grande fragilità, gli ha donato di nuovo la luce.
Forse memore anche del messaggio ricevuto dalla lettera di Bill, Joel ha deciso di non potersi arrendere ed accettare senza combattere di perdere di nuovo una figlia, perciò il suo istinto egoistico ha preso il sopravvento e si è fatto largo con ferocia, portandolo a sacrificare il destino del mondo intero pur di salvare quello di Ellie.
Pagando un prezzo altissimo, ovvero la salvezza del genere umano, Joel ha quindi salvato il SUO mondo, la sua felicità, la sua ragione di vita, pensando a sé stesso prima che a tutti gli altri. E senza rimorso.
E noi, come ci saremmo comportati al suo posto? È questo il dubbio che si vuole insinuare nella mente dello spettatore. Chi lo sa come ciascuno di noi reagirebbe nei panni di Joel, quando si è appena rinati dopo venti anni trascorsi nelle tenebre, nella violenza, consumati dal dolore, dinnanzi alla concreta possibilità che la tua unica ragione di felicità, appena riassaporata, ti venga strappata via?
Tornando al finale della storia, che cos’altro si sarebbe potuto aggiungere? Quale conclusione sarebbe stata più adatta per chiudere questa drammatica vicenda?
L’apice del pathos, della tensione, della disperazione, lo si tocca quando Joel compie la strage delle Luci: medici, soldati e ribelli, che hanno sacrificato a loro volta tanto, hanno perso compagni e amici per di arrivare fin lì (Marlene per prima), vengono in un attimo brutalmente stroncati dalla disperazione di un solo uomo.
È qui, in questa scena, che si delinea chiaramente la svolta drammatica che porterà al triste finale della vicenda: da quello spargimento di sangue non si torna indietro, la storia non può che concludersi all’insegna dell’amarezza.

La storia prosegue
Come saprete, la saga di The last of us in realtà non si conclude qui, poiché nel 2020 è stato distribuito per Playstation un secondo videogame che racconta ciò che accade all’indomani della fatidica decisione presa da Joel.
L’emittente HBO lo scorso 27 gennaio, visto il grande successo riscosso dalla serie tv già dopo il rilascio dei primi episodi, ha annunciato che verrà prodotta una seconda stagione anche per l’adattamento televisivo, la cui trama immaginiamo che ricalcherà, ancora una volta, quella del videogioco originale.
Noi siamo curiosissimi di scoprire in che modo la serie tv proseguirà con il racconto delle vicende di Joel ed Ellie, e non vediamo l’ora di scoprine di più!