
The Last Kingdom Fonte Immagini: Canva e TMDB
L’ultimo capitolo della nota serie Netflix ” The last Kingdom”, ispirato alla saga Le storie dei Re Sassoni di Bernard Cornwell è un film intenso e coinvolgente.
Disponibile dal mese di aprile su Netflix, ” Sette re devono morire ” segna la fine di una vicenda durata qualche decennio ed esalta per l’ennesima volta il coraggio, la lealtà e l’ingegno del protagonista indiscusso: Uhtred di Bebbanburg ( interpretato da Alexander Dreymon )
Il capitolo finale di The Last Kingdom
Se non avete visto la serie vi consiglio di farlo prima di leggere questo articolo ( contiene Spioler).
Prima di raccontarvi la mia opinione sul film “Sette Re Devono Morire”, ultimo capitolo della saga The Last Kingdom vorrei riepilogare brevemente la storia.
Fin dalla prima puntata lo spettatore impara a conoscere Uhtred, nato sassone e cresciuto danese, come sostiene più volte nel corso della serie. Si tratta di un ragazzino destinato a diventare il signore di Bebbanburg agli inizi del XI secolo.
Per motivi dinastici lo zio lo abbandona in battaglia e il piccolo viene “adottato” da una famiglia danese che lo cresce come un figlio.
Anni dopo i sassoni attaccano il villaggio danese dove vive massacrando la sua nuova famiglia. Dilaniato tra le sue due identità Utrecht non riesce a capire chi sia realmente ma dimostra sempre un intelletto arguto, forza di volontà e un senso di lealtà più unico che raro. Nel corso degli anni e delle varie serie conoscerà amore e odio, lo vedremo protagonista di un legame onesto e pulito con Re Alberth, e farà tutto il possibile per aiutarlo a realizzare il suo sogno: Creare un regno unito.
Tra delusioni, sofferenze e gioie, Uhtred rimarrà fedele a sé stesso, non diventerà mai cristiano ma combatterà sempre al fianco di coloro a cui ha promesso fedeltà. Anche in amore l’affascinante guerriero non è particolarmente fortunato, in un’epoca violenta dominata da intrighi politici vedrà le donne della sua vita lottare, allontanarsi e talvolta morire.
Un uomo leale, coraggioso e un amico vero, che i suoi uomini seguirebbero ovunque.
Il film rispetta appieno il personaggio, le ambientazioni e i fatti già riportati nei capitoli precedenti. La narrazione si apre con una premonizione. La moglie di uno degli amici e compagni d’armi dell’affascinante guerriero racconta un sogno, nel frattempo muore re Edward ( figlio di Arthur) dopo molti anni di regno e si scatena il caos. Utrecht decide di partire con i suoi uomini migliori e prima di salutare il marito e il signore delle sue terre la donna sentenzia:
” Sette Re Devono morire e la donna che amate”
Uhtred che non crede nei segni risponde spavaldo
“Non sono re e non ho una donna”
Purtroppo, questa volta, il suo pragmatismo non lo ha protetto dalla realtà. Dopo una serie di vicende assistiamo ad una battaglia campale dove periranno diversi re e la profetessa venne brutalmente assassinata ( la frase riferita alla donna che ami era rivolta al marito, posizionato accanto a Uhtred nella scena)
Un finale aperto ma non troppo che pone fine ad una vicenda molto lunga e intricata ma decisamente affascinante.

Curiosità su The Last Kingdom
La serie TV si ispira alla saga The Saxon Stories, Bernard Cornwell, che ha deciso di scrivere una serie di libri dopo aver scoperto di di essere un discendente di Uhtred the Bold.
I fatti riportati sono solo parzialmente corretti a livello storico perché dapprima romanzati nei testi di Corwell e poi nuovamente modificati, e talvolta quasi stravolti, dalla trasposizione cinematografica.
Comke sempre quando ci avviciniamo a serie a sfondo storico non dobbiamo prendere i fatti alla lettera ( basti pensare alla serie “Il regno” in cui Maria Stuarda e Francesco hanno un’intensa storia d’amore, un falso storico eclatante considerando che i due si sono sposati ancora bambini e Francesco morì in tenera età).