
Fonte TMDB
Siamo ormai giunti alle battute finali di L’estate in cui imparammo a volare, la serie tv netflix capace di commuovere e far sorridere. Come vi avevo promesso qualche settimana fa, dopo aver guardato le ultime puntate e aver pianto ( di commozione, gioia e tristezza) in un susseguirsi di emozioni, vi racconto la mia opinione sulle battute finali di questa serie dedicata all’amicizia e non solo.
ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler!
Di cosa parla l’estate in cui imparammo a volare?
Per chi non avesse visto le puntate precedenti facciamo un brevissimo sunto.
Kate Mularkey è un’adolescente intelligente e curiosa ma estremamente timida, cresciuta in una famiglia media, con genitori amorevoli e saldi principi morali ma spesso si sente sola, fatica a socializzare e vorrebbe qualcuno a cui raccontare tutto e il destino fa sì che nella casa accanto si trasferisca, in una calda estate americana, una strana coppia: una coetanea di Kate (Talula) con la madre hippie che si fa chiamare Nuvola.
Talula, che tutti chiamano Tully, è l’opposto di Kate: brillante, spigliata, sicura di sé, talvolta sfacciata, non conosce regole ed è molto indipendente ma ha un cuore gentile e un’anima sensibile. Le due ragazze diventano inseparabili.
Gli anni passano, si susseguono amori, difficoltà, successi e sconfitte ma la loro amicizia resta salda. Nella prima serie ( disponibile sulle reti netflix dalla primavera 2021), in un susseguirsi di flash back e avvenimenti contemporanei, il legame tra le due donne viene sviscerato, spiegato e comunicato in odo semplice e diretto agli spettatori che non possono far altro che apprezzare questo legame solido e pulito.
Nella seconda serie però i toni cambiano. Netflix ha deciso di trasmettere la seconda serie in due momenti differenti con uno stacco netto di qualche mese, forse perché in realtà è come se si trattasse di sue serie distinte.
Nella prima parte assistiamo alla rottura di un’ amicizia decennale. Tully ha involontariamente messo in pericolo la vita della figlia di Kate e quest’ultima non riesce a perdonare l’amica di sempre nonostante i numerosi tentativi di quest’ultima di riallacciare i rapporti. Al termine di questa prima parte Tully decide di partire per dei reportage all’estero, convinta di aver perso l’amicizia di Kate per sempre. Quello che non sa è che nel frattempo all’amica di sempre è stato diagnosticato un tumore al seno e che Kate ha bisogno del suo aiuto e della sua presenza.
Le ultime puntate sono incentrare sulla malattia di Kate, le terapie, il miglioramento, la speranza e il ritorno di Tully. Poi la ricaduta e tutto ciò che ne consegue, riusciranno amore, volontà e amicizia a sconfiggere un nemico apparentemente invincibile? Riusciranno le due amiche a rimanere vicine “sempre e per sempre”? Non vi svelerò il finale ma vi invito a munirvi di fazzolettini se siete anime sensibili, come me.
Nel corso delle puntate le tematiche e i toni cambiano ma le tecniche narrative rimangono invariate, in un susseguirsi di episodi legati a varie tappe della vita in cui l’inseparabile coppie si è sostenuta, compresa e talvolta ostacolata. Un’amicizia che dura una vita, un dono raro e di valore inestimabile per ricordarci che l’amore ha molte forme e sfaccettature.

Firefly Lane, il libro di ” l’estate in cui imparammo a volare “
Non tutti lo sanno ma la serie “l’estate in cui imparammo a volare” è liberamente tratto del romanzo Firefly Lane di Kristin Hannah pubblicato in Italia nel 2014.
Contrariamente a ciò che ho scritto in altri casi la trama del libro e della serie TV non si discostano in modo eccessivo e anche il finale è coerente seppur non identico.
Da appassionata di lettura però preferisco non “mischiare” le due cose. Ho amato molto la serie TV, che è riuscita a scatenare una miriade di emozioni diverse, quindi non credo che leggerò il libro ( e il suo seguito) per non rovinarmi l’esperienza.
Nel complesso comunque promosso a pieni voti, ben fatto, intenso ma non pesante e fa riflettere!